Marte non è più “facista”

 

Dopo 76 anni cade l’ultima roccaforte “facista“.

Aveva resistito fino ad oggi. Fortissimamente resistito bisogna dire e probabilmente la cosa era dovuta al fatto che quell’ultima frontiera degli italici virgulti, si trovava niente meno che su Marte ovvero il Pianeta Rosso bolscevìco e traditor.

Ma nulla si può contro la scienza ed il suo inesorabile procedere. Le forze alleate si sono quindi unite inviando dapprima delle sonde (chiaramente spia) e successivamente dei “rover” a profanare il sacro suolo al fin di fiaccare le già deboli resistenze dei baldi giovanotti, che dai lontani anni ’30 potevan cibarsi solamente di gallette e respirare l’aere ostile al grido di “me ne frego!”.

La capitolazione però è al fin giunta con l’arrivo della sonda massimalista “Marx Express” così come indicato dal sito Ansa il cui articolo è in parte riportato nell’immagine qui sotto, insieme alla feroce espressione di disappunto del Gerarca Barbagli.

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Il Gerarca Barbagli adirato per l’onta della sconfitta.

 

Dopo il 1° Maggio 1945 giorno della vittoria nella Guerra Patriottica, un altro duro smacco si abbatte sulle sorti del Facismo italiano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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