La chiamano giustizia.

E’ la famosa giustizia italiana:
– una condanna a 18 anni per il magnate Schmidheiny nel caso Eternit, tirata per le lunghe dai due gradi di processo alla Cassazione e che si conclude, come da copione con una bella prescrizione.

– per la Strage di Bologna, Mambro e Fioravanti, responsabili di un atto che causò la morte di 85 persone ed il ferimento di 200, dopo 34 anni sono stati condannati al risarcimento di 2 miliardi e più 100 milioni di euro.

Ora, io sarò pure ignorante in merito, non so, però tra quella prescrizione e l’altra condanna, vedo solo una beffa per chi morì di asbestosi a causa dell’amianto contenuto nell’Eternit e coloro che morirono o furono feriti alla stazione il 2 agosto dell’80 a Bologna.
Nel primo caso abbiamo un colpevole che la fa franca per le lungaggini del nostro sistema giudiziario che protegge chi ha modo di pagare fior di avvocati e tirarla alla lunga, nel secondo si ha un risarcimento che sarà solo sulla carta.

La chiamano giustizia, certo. E tenendo conto poi che è l’unica che abbiamo a disposizione abbiamo solo due possibilità. Vi lascio immaginare.

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