La Giornata Internazionale del nastro colorato.

Il 18 dicembre 1972, nel tunnel del Monte Bianco, un camion prende fuoco. Quando i pompieri spengono il rogo, restano increduli: la bolla di accompagnamento parlava di un carico di macchine da cucire, invece rinvennero i corpi di ventotto lavoratori originari del Mali che – nascosti nel cassone – tentavano di arrivare in Francia per una vita migliore. All’epoca non c’erano campagne mediatiche contro gli immigrati, nessuno speculava politicamente sulla loro vita. L’indignazione portò alla creazione di un tavolo di lavoro internazionale che produsse la Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei membri delle loro famiglie, approvata dalle Nazioni Unite nel 1990. E il 18 dicembre venne proclamata Giornata Internazionale del Migrante. Da allora, di migranti ne sono morti a decine di migliaia e troppi Paesi non hanno ancora ratificato la Convenzione. Tra questi, l’Italia.

 

Nastri per tutti i gusti
Nastri per tutti i gusti

Mi è sfuggito. Oddìo non lo sapevo per niente.
Eppure non credo di dire un’eresia se affermo che c’è una giornata internazionale di qualcosa quasi tutti i giorni. Una giornata che i giornali ricorderanno, che molti condivideranno e/o commenteranno e che l’indomani dimenticheranno.

Qualche giorno fa per esempio… era la Giornata contro la Violenza sulle Donne.
C’è sempre qualche anima bella che s’incarica di suonare la carica al mondo (un po’ come me adesso), raccoglie qualche applauso, pochi commenti, in realtà avrei creduto di più. Poi  il giorno dopo PUFF !
In questo caso si trattava di un forum Off di un gioco di ruolo; persone di tutte le età, molto ben assortite tra uomini e donne. Ha iniziato un uomo e naturalmente dietro qualcun altro, un paio di donne e niente di più.

Ho provato a rintuzzare la discussione cercando di ampliarla, di renderla propositiva, ma dopo il silenzio di qualche giorno un paio di risposte hanno svicolato sulla violenza alle donne gettando tutto sulla violenza (pena di morte) verso i violenti contro le donne.

Che dire ? Quando tutti i giorni è domenica, chi sa più cosa significa una festività ?
Se poi arriva persino la Giornata Internazionale dell’Immigrato e nessuno te lo ricorda nemmeno, allora l’unica cosa che puoi pensare è che non bisogna proprio correre il rischio di ricordarla.

Mi vengono in mente i nastri colorati. Ce n’è uno per qualsiasi cosa ed il difficile è riuscire ad abbinare i colori alla causa. Onorevoli intenzioni per carità, effetti pochi mi sembra.
E’ un po’ come l’attivismo da Facebook: tutto si risolve in un click. Zero minuti per riflettere ché c’è già qualcos’altro da condividere, una foto da “piaciare”.

Ho una collezione di nastri colorati, come fossero cravatte. Devo abbinare quella giusta col giorno giusto. Domani ne indosserò un’altra e se pensiamo che di tonalità di colori ce ne milioni…
Accidenti, non posso fare a meno di ripensare a quando nell’ormai famoso telefilm “Breaking Bad” cadde un aereo sulla città di Albuquerque, il giorno dopo era giù pronto l’apposito “ribbon”.

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